UNA NOTTE CON MARIA

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H. 2,15 Pioviggina. Il comprensorio del santuario sembra deserto. Tuttavia, alla Grotta una cinquantina di persone è in preghiera. Quattro africani in boubou (lunga tunica n.d.t.) ripartono discutendo, come i re magi lasciando la mangiatoia. Una famiglia si raccoglie vicino al candeliere. Alcuni pellegrini sembrano come fusi nella pietra, come se il loro corpo fosse un tutt'uno con la roccia. Un giovane uomo si è addormentato in fondo alla Grotta, seduto, con la testa reclinata e riposa contro la roccia. Sopra di lui la statua della Vergine vigila, dolcemente illuminata. Un uomo di una cinquantina d'anni, in ginocchio davanti all'altare, recita il rosario mormorando. Due giovani seduti a terra, con la testa tra le mani, implorano il Signore. Il rumore della sorgente che sgorga si mescola a quello del crepitio dei ceri. Vicino al crocifisso, un mazzo di fiori bianchi esala il suo profumo. Vi sono pellegrini in ginocchio davanti alla sorgente. Un uomo in piedi, con le mani giunte, guarda verso la statua, per lunghi minuti … Una coppia si affida alla Vergine. Un bambino, sulle ginocchia del papà, gioca con una medaglietta miracolosa. Sembra di essere in una casa, in famiglia, dove ciascuno fa liberamente ciò che sente. La roccia sembra viva. Nel ventre della terra ogni persona rinasce, nel cuore della notte. È l'esperienza profonda di una nuova gestazione. La creazione è in corso … La nuova umanità, in Maria, è continuamente messa alla luce. Qui lo spirito di amore ci fa “rinascere”.
H. 3,45 Passa un camion di fianco ai bracieri dei ceri. I fuochisti sono già al lavoro. Una giovane coppia se ne va sottobraccio, il loro amore immerso in Dio: come Maria e Giuseppe lo portano in gran segreto. Una donna passa un oggetto contro la roccia e lo rimette nella borsetta. Un uomo legge la Parola di Dio. Un altro sussurra la propria preghiera, in un cuore a cuore misterioso con Dio. Un altro, col rosario in mano, si siede vicino all'altare che abita questa Grotta conferendogli tutto il suo senso.. I ceri crepitano sempre, la sorgente canta e la preghiera sale come una lode ininterrotta. I segni dell'acqua, della roccia e della preghiera sono inseparabili. Il segno della preghiera è avvincente per tutti coloro passano qui a quest'ora. Il grande segno dell'unione dei cuori tra loro e con Dio. La pace è profonda, il tempo si è fermato. Arriva un gruppo di giovani. Cadono in ginocchio e le loro labbra si animano mentre i loro volti sono rivolti verso la Vergine. Lei è là, la vedono nel più intimo della loro esperienza spirituale. Lei non è mai partita, dal suo incontro con Bernardetta invita ciascuno a questi momenti di scambio e di dialogo interiore. Questa Grotta è la tenda dell'incontro, come nella Bibbia … Una giovane coppia sonnecchia, seduta sul marmo. Una donna posa la propria mano sulla roccia, poi sul proprio collo e sul volto. Un'altra si allunga sulla pietra, sotto la statua. La libertà di movimento è totale, nessuno si sente giudicato. Tutti sono a proprio agio, a casa loro qui, ed il loro atteggiamento è pieno di grazia e di verità.
H. 4,45 I pellegrini sono più numerosi. Piove in modo deciso. La Grotta diventa un riparo, si riempie. Degli asiatici pregano rivolti verso il tabernacolo. Alcuni religiosi leggono il breviario. Alcune donne spagnole, con i veli sul capo, hanno gli occhi fissi sulla statua. Il fuochista si occupa dei ceri che ha riacceso, pulisce il marmo per terra con delicatezza, cercando di non disturbare la preghiera. Una donna fa un'offerta nella cassetta delle elemosine. Un'altra passa dei fazzoletti contro la roccia mentre un uomo si riposa addossato alla pietra. Toccano, baciano, dormono, pregano, contemplano senza gesti eccessivi, con una libertà ed un rispetto che qui sono indissociabili. Lourdes si sveglia. La Grotta è un luogo di emozioni, di silenzio, di comunione e coloro che si sono alzati presto arrivano come per un appuntamento. Tutti circondano l'altare, rivolti in direzione della sorgente, o del tabernacolo. Gli orientamenti sono diversi, tutte le sensibilità si esprimono. La croce nera del Cristo povero si innalza nuda e ricorda il senso del pellegrinaggio: passare dalla morte alla vita. Una giovane donna tocca ancora la roccia, lentamente, come se volesse tenere stretto l'istante, o inscriverlo nella memoria per sempre. Rumori di lamiera verso il lato dei bracieri ci dicono che la notte è finita. Qualcuno tossisce. Un hospitalier di passaggio si mette in ginocchio e approfitta degli ultimi istanti di calma. Prega come gli altri, con gli altri. Arriva gente adesso, un avvenimento sta per avere luogo ed è così, ogni notte, ogni giorno, alla Grotta di Massabielle: permanenza di una presenza, di un dialogo a cielo aperto …
H. 5,50 Il fuochista raccoglie la medaglia con la quale un bambino ha giocato questa notte. L'appoggia con il suo nastrino blu sul vetro che protegge la sorgente. Questa medaglia in ferro bianco, lasciata là da un bambino che si è addormentato tra le braccia di suo padre, è un po' come tutta la preghiera del mondo riunita, offerta. Il sagrestano prepara la mensa Eucaristica, accende la luce. Presto sarà ora della prima messa alla Grotta. Il giorno non si è ancora alzato. La folla ricomincia a sfilare: è il fiume speranza …

François Vayne

 

 

 

 

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